Il Buddha, narra la leggenda, un giorno, salì sul picco dove solitamente teneva i suoi insegnamenti. Come sempre c'era un gran numero di discepoli ad attenderlo e ad ascoltarlo, molti presagivano che presto li avrebbe lasciati e quindi erano in trepidante attesa. Il Buddha tacque a lungo e continuò a tacere per tutto il tempo. Poi prese lentamente un fiore e iniziò a farlo roteare. Molti erano perplessi, qualcuno sembrò addirittura spazientirsi. Solo un uomo comprese e sorrise: il suo nome era Kashyapa. Egli vide oltre. Finalmente. Qualcuno aveva inteso il Reale insegnamento. Come dicono i giapponesi "I Shin den Shin" cioè da Cuore a Cuore; un insegnamento che (per fortuna) travalica il linguaggio e la mente, un insegnamento silenzioso di cui nulla si può dire se non esperirlo. Una, si potrebbe dire, vibrazione, uno stato d'Essere, di coscienza, di consapevolezza che può, come nel caso della storia in questione, essere passato appunto da Cuore a Cuore. Come un diapason che dà il La.
Ecco, qua concentrato, tutto il succo di... TUTTO.
Ricerchiamo questa vibrazione, questo stato, perché è probabilmente lo stato in cui vivevamo da piccoli ed è sempre lì, presente, sotto la polvere e il brusìo quotidiano.
Come viene detto più volte in Matrix: "Essere l'Eletto (ma rende meglio in inglese "the One" cioè essere Uno=ritornare in Sé, essere presenti, Essere, riUnificarsi) è come essere innamorati: vi ricordate come stavate da appena innamorati? Ecco.
Voilà.
Che la Forza sia con Noi.
Vi abbraccio.
Fa_B_Io
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