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Com-Unic-Azione all'Umanità

martedì 1 settembre 2020

A riveder le stelle

 Scusate l'assenza prolungata miei numerosissimi e affezionati lettori :-)

Sono stato un po' vacante, ma è ora di rimettersi in "sella" e pedalare, per così dire. 

Bene.

Ci sono due o tre cosette che vorrei appuntarmi/vi. La prima riguarda i pensieri che ci vorticano in testa. Mi viene in mente, guarda caso, Nietzsche, che diceva che noi siamo pensati invece di essere pensatori. E riverbera con altrettanta forza questo passaggio di un famoso dialogo tra Carlos Castaneda e Don Juan: 

Sono stati proprio i voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, abitudini, consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.

Carlos: «Ma come ci riescono, don Juan? Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo?» Don Juan: «Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce. Ci hanno dato la loro mente!

CI HANNO DATO LA LORO MENTE!

Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene… Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti. Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.» Carlos: «Ma se gli sciamani dell’antico Messico e quelli attuali vedono i predatori, perché non fanno nulla?» Don Juan: «Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili. Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.» 

Non c'è nulla che si può fare in queste dense 3d se non rendersi inaccessibili. Rendersi tali significa stare accesi, stare centrati, riattivarsi nel terzo stato. Ciò che Gurdjieff chiama RICORDO DI SE'. Ciò che in oriente è la meditazione. Da quell'altezza diventiamo leggeri, stelle, fuoco e luce inattaccabile. Hai presente i vampiri che si sciolgono alla luce? Ecco. Hai presente la mongolfiera che si alza solo liberandosi delle zavorre? Voilà. Hai presente il falco o l'aquila che si librano per non essere più disturbati dalle nere cornacchie? Ecco ancora il messaggio che ti giunge, il codice che parla e ricorda e riverbera nonostante tutto.

La seconda è, in merito a quanto sopra, cosa ce ne facciamo, dove mettiamo tutte le idee che abbiamo in testa. 

Tutte le idee che ci hanno? 

Idee come denaro, lavoro, democrazia, patria, sudore, guerra, sacrificio ecc. ecc. ecc. Persino l'amore è stato "sputtanato" in queste 3d dense e "malavitose" sostanzialmente. Non trovi?

O meglio:

ti ci ritrovi?

Sì, certo che sì. 

Ascolta.

  Ascolta.

    Ascolta-Ti.

E' ora di tornare a riveder le stelle ;-)

Agosto, mese delle stelle cadenti: bisogni o desideri? - La voce di Bolzano

Fa_B_Io :-)

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie Petra. E' il primo commento su questo Spazio. Ti ringrazio di cuore.
      A presto

      Fabio

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