Iniziai ad avvicinarmi alla cultura orientale sin da molto piccolo, il fatto che io sia nato e cresciuto in un paesino di mille persone, negli anni 80, nella profonda provincia piemontese, lo rende un fatto quantomeno particolare. Appena ne ho avuto la possibilità ho cominciato a leggere tutto lo scibile in materia. Le biblioteche e le librerie prima e IBS e il web in generale poi, mi hanno supportato in questo viaggio. Possiamo dire che per anni, nonostante il lavoro, gli amici, gli amori, l'unico mio sentire profondo era sempre in...searching. Se me lo concedete ;-)
Ho poi un ricordo forte dove sono a casa, da solo a 23 anni, in lacrime (vedendolo ora mi fa ovviamente sorridere) mentre leggo un ennesimo libro sulla vita del Buddha. La sentivo mia, la sentivo vibrare in me come una cosa coerente, corretta, giusta, viva, da seguire, da indagare e che avesse finalmente un senso, a differenza di tutto ciò che avevo attorno!
Iniziai a meditare, da solo prima, e con alcuni corsi poi. In questi 13 anni ho continuato a praticare. Prima lo Zen poi Vipassana, poi ancora e ancora. In alcuni periodi molto assiduamente, con magari 2-3-4 ore di pratica quotidiana e altri periodi un po' meno.
Il mio sentire è, va da sé, cambiato radicalmente in merito (specialmente in merito al buddismo, allo yoga e a tante altre cose che reputo a oggi molto fuorvianti se non comprese. Tutto è significato. Queste discipline sono il dito non la luna, sia ben chiaro. Molti si perdono, non a caso, dietro queste discipline appunto, ma queste sono solo significato. Non possono prescindervi. La meditazione deve essere intesa come 'allenamento' propedeutico, un allenamento a portare lo stato di calma e attenzione vigile sempre SEMPRE con sè. Ritornare ad Essere quello Stato Naturale e viverlo in modo perenne.) Ma non il focus, che si è anzi affinato. Ho portato avanti per anni la pratica quotidiana del Falun gong, e ultimamente il Qi Gong e le basi del Tai Chi. Ma non importa ciò che si pratica, ciò che conta è accendersi e mantenere il più possibile quello stato, uno stato di calma vigile, di controllo rilassato, di flusso morbido, consistente e caldo. Uno stato che quando eravamo piccoli conoscevamo molto bene e che ora è solo un po' incrostato.
La cosa sorprendente è che tutti i cosiddetti saggi o i libri antichi parlano di questa stessa questione: il Terzo Stato, la Presenza, l'osservatore, lo stato naturale, il ricordo di sé e così via. Sono solo nomi, etichette per descrivere l'indescrivibile, che è appunto il nostro stato naturale, o meglio sarebbe il nostro stato naturale se (SE) non ci fosse un enorme interferenza on air. Avete mai giocato da piccoli con delle calamite? Avete mai provato ad avvicinarle magari alla Tv o ad un apparecchio elettronico? Ecco,
quello sfasamento che ne deriva è parlante è
significativo. Perché è proprio ciò che accade qui ad
OGNUNO di noi. E l'unica arma a nostra disposizione è proprio lo stare svegli, stare centrati in noi, ricordarci continuamente di Essere, di esserci, di esistere. Questo fa sì che la nostra Sfera si ri-accenda (avete presente il sole?) e ripulisca il nostro campo vitale e di conseguenza a cascata irradi lo stesso tipo di segnale o vibrazione dovunque. Sì dovunque. Perché questo è il proverbiale "Amor che move il sole e l'altre stelle" che non ha davvero limiti di tempo o di spazio. Se c'è un compito che abbiamo su questa Terra è proprio questo: ridestarci e irradiare l'oscurità.
Un consiglio che posso dare è di praticare anche solo 5-10 minuti tutte le sere, provare con cose semplici e tranquille come lo stare seduti in calma e ascoltare il proprio respiro. Provare qualche facile esercizio tipo gli Otto pezzi di broccato e cercare di stare centrati.
I risultati arriveranno repentini, ve lo posso assicurare.
Fa_B_Io - May the Force be with you
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